Il Museo dell'Olivo e dell'Olio (MOO), attraverso reperti e opere d\'arte, racconta la storia della pianta e del suo frutto, al quale nel tempo sono state attribuite valenze simboliche, propiziatorie e curative.
Inaugurato nel 2000 in continuità di intenti con il Museo del Vino, sempre per iniziativa di Giorgio e Maria Grazia Lungarotti, nasce con la finalità di valorizzare la produzione olivicola del territorio.
Nel 1998, prima ancora di aprire al pubblico, il museo ha ricevuto una segnalazione di merito al concorso “Intrapresae”, promosso dalla Fondazione Peggy Guggenheim di Venezia.
Il percorso espositivo - anch\'esso gestito dalla Fondazione Lungarotti - ripercorre senza limiti geografici e temporali la storia e i differenti usi dell'olivo e dell'olio, articolandosi all'interno di un piccolo nucleo di abitazioni medioevali, site nel centro storico di Torgiano, che furono già sede di un frantoio attivo fino al secolo scorso.
La oleocultura in Umbria ha origini remote, testimoniate dalla “villa” che Plinio il Giovane (I - II sec. d. C.) possedeva presso Tifernum Tiberinum, l\'attuale Città di Castello, un tipico esempio di struttura produttiva olearia di età romana. Attraverso la spremitura l'oliva fornisce, infatti, il prezioso liquido che da millenni viene impiegato nella vita quotidiana per molteplici finalità: da quella alimentare, che vede nelle proprietà dell\'olio la ragione del suo impiego generalizzato in cucina, a quella medico-farmaceutico, che da sempre riconosce all'olio un potere curativo e perfino taumaturgico; dall\'utilizzo nelle attività artigianali - carpenteria, glittica, tessitura e molto altro - all\'uso liturgico, presente in tutte e tre le religioni monoteiste mediterranee (cristiana, ebraica, islamica), per le quali l\'olio è simbolo di nutrimento, protezione e forza.
Il rilievo assunto dalla pianta e dal suo frutto nel quotidiano, nell'immaginario collettivo e nel sacro ha consentito l'affermarsi di una complessa simbologia che ha trovato ampio spazio nella letteratura, basti pensare alle descrizioni di paesaggi olivati nelle note dei viaggiatori del Grand Tour (XVIII e XIX secolo), e nelle arti figurative, dove l\'iconografia spazia dal sacro al profano.
Da ottobre a marzo: dal martedì alla domenica dalle 10:00 alle 13:00 e dalle 15:00 alle 17:00 (chiuso il lunedì)
Da aprile a giugno: dal martedì alla domenica dalle 10:00 alle 13:00 e dalle 15:00 alle 18:00 (chiuso il lunedì)
Da luglio a settembre: visitabile solo su prenotazione
Biglietti
Ingresso unico MUVIT e MOO:
Intero 7,00 € (con calice di vino in degustazione presso Osteria del Museo)
ridotto gruppo 5,00 €
ridotto scuola 4,00 €
Servizi di visita guidata su prenotazione disponibile in: italiano, inglese, tedesco, francese, spagnolo, russo e giapponese